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Tratto da:infopellicce.com
La pelliccia “naturale” è davvero un prodotto “ecologico” ed
amico dell’ambiente come affermano i pellicciai?
Per rispondere a questa domanda, vediamo di analizzare la realtà
in modo critico:
I reflui degli allevamenti di animali “da pelliccia” vanno ad
inquinare l’aria e le acque della zona, come accade per
qualunque tipo di allevamento intensivo. Le deiezioni degli
animali, riversate in grande quantità nell’ambiente e ricche di
composti azotati, causano un notevole impatto ambientale. Un
visone d’allevamento produce circa 22 Kg. di escrementi durante
la sua breve vita. Sulla base del numero totale di visoni
scuoiati negli USA nel 1999, (2,81 milioni), gli allevamenti di
visoni generano approssimativamente 62.000 tonnellate di letame
l’anno. Ciò significa circa 1.000 tonnellate di fosforo l’anno
(soltanto per gli USA) immesse nell’ ambiente.
L’industria della pelliccia ha anche un altro aspetto, che è
quello della concia.
Il settore conciario è conosciuto come uno dei settori a
maggiore impatto ambientale. La lavorazione di pelle e pellicce,
infatti, necessita di un consumo idrico elevatissimo e
dell’impiego di numerose sostanze chimiche, tossiche e
cancerogene, che finiscono poi per essere immesse nell’ambiente
circostante. Il fenomeno è accentuato dal fatto che le industrie
conciarie sono presenti in distretti specializzati: l’alta
concentrazione di imprese in zone delimitate determina così una
forte pressione sull’ambiente, sulle comunità animali e vegetali
e su tutto l’ecosistema, pressione avvertita in modo
significativo anche dalle popolazioni locali, che in prima
persona vivono i problemi dell’inquinamento da conceria.
Una ricerca dell’ing. Gregory H. Smith della Ford Usa, inoltre,
ha messo in luce l’enorme spreco energetico causato dalla
fabbricazione di una pelliccia. L’ingegnere ha infatti rilevato
come per produrre una pelliccia sintetica sia sufficiente
l’energia prodotta da meno di 5 litri di benzina e come ne
servano circa 280 per una di allevamento.
L’energia necessaria per produrre un cappotto in pelliccia con
pelli vere di animali allevati è approssimativamente 20 volte
quella necessaria per una pelliccia sintetica.
Tornando quindi al quesito “la pelliccia vera è un prodotto
ecologico ed amico dell’ ambiente?” si può dire che non solo la
pelliccia non è affatto un prodotto ecologico ma che è di gran
lunga più inquinante rispetto ad un indumento confezionato con
materiali sintetici, inoltre richiede un maggior consumo di
risorse energetiche.
Riferimenti bibliografici
Bäck J.; Turunen M.; Ferm A.; Huttunen S. “Needle Structures and
Epiphytic Microflora of Scots Pine (Pinus sylvestris L.) under
Heavy Ammonia Deposition from Fur Farming” from: Water, Air, and
Soil Pollution, Volume 100, Numbers 1-2, November 1997, pp.
119-132(14) Pubblicato da: Springer
Bursian S.J., Hill G.M., Mitchell R.R, Napolitano A.C.,2003,
“The Use of Phytase as a Feed Supplement to Enhance Utilization
and Reduce Excretion of Phosphorous in Mink,” Fur Rancher Blue
Book of Fur Farming, Department of Animal Science, Michigan
State University.
Gregory H. Smith, “Energy Study of Real vs. Synthetic Furs,”
University of Michigan, Sep. 1979
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