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Dietro all’ambiente festoso e spensierato del tendone, dello
zucchero filato e dei clown si nasconde una realtà fatta di
solitudine e tristezza, sofferenza e umiliazioni: quella degli
animali imprigionati a vita in squallide gabbie.
I proprietari dei circhi e degli zoo cercano in ogni modo di far
credere al pubblico che gli animali siano felici e ben curati al
fine di poter continuare il loro sporco lavoro: fare soldi sulla
pelle di animali innocenti. In realtà essi sanno meglio di
chiunque altro che la “vita” degli individui detenuti negli zoo
è totalmente innaturale. L’ossessionante routine della vita in
gabbia e dei lunghi ed estenuanti viaggi da una città all’altra
non lascia agli animali nessuna possibilità di esprimere il
proprio istinto naturale e stravolge totalmente i loro ritmi
biologici. Passano la loro triste e apatica esistenza in gabbie
piccolissime (se paragonate ai loro habitat naturali) e
sviluppano dei comportamenti patologici e depressivi. A causa
degli spazi angusti e della noia la maggioranza degli animali
rinchiusi in gabbia”impazzisce” dando sfogo a movimenti
ripetitivi estranei alla loro natura (per esempio il tipico
“dondolio” della proboscide degli elefanti oppure il continuo
camminare da una parete della gabbia all’altra di tigri e
leoni). È inoltre importante ricordare che molte specie in
libertà hanno una vita di gruppo molto complessa o che altre
percorrono diverse decine di chilometri ogni giorno, cose che
nessuno zoo, nemmeno il più grande, potrà mai riprodurre.
Gli unici momenti in cui gli animali escono dalle loro gabbie è
per essere costretti ad imparare numeri umilianti, stupidi ed
innaturali dai domatori che li sottomettono e impauriscono a tal
punto dai riuscire ad addestrare, terrorizzandoli, degli animali
di natura selvatici a compiere numeri contrari alla propria
natura di fronte a centinaia di persone e ad una musica
assordante.
Spesso la gente porta i bambini allo zoo, ma non c’è niente di
più diseducativo che mostrare loro degli animali rinchiusi in
gabbia, lontani dal loro habitat naturale e psicologicamente
distrutti. Meglio sarebbe imparare a conoscere gli animali del
nostro paese osservandoli nel bosco oppure istruirsi con libri o
documentari.
Ci sono molti circhi che da tempo hanno rifiutato di usare
animali e attraggono spettatori grazie al talento dei propri
artisti invece che all’umiliazione degli animali (per esempio il
Cirque du Soleil o il circo Starlight).
Gli animali imprigionati negli zoo sono esseri senzienti simili
ad un cane, un gatto o un umano. L’unica differenza tra noi e
loro è che apparteniamo a specie diverse, ma per quanto riguarda
la capacità nel provare dolore, tristezza, noia o sofferenza non
esiste nessuna caratteristica moralmente pertinente che li rende
differenti da noi.
NON SIATE PIÙ COMPLICI DI QUESTE BARBARIE!
BOICATTATE I CIRCHI CON ANIMALI E GLI ZOO! IL VOSTRO BIGLIETTO
D’ENTRATA SIGNIFICA LA LORO SOFFERENZA!
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